Utilizzo della cintura per i lavori pesanti

La Cintura: è utile per prevenire gli infortuni indossarla?

I lavori che prevedono la Continua Mobilizzazione dei Carichi (CMC), sono quelli più a rischio d’infortuni alla schiena. Questo perché i carichi sono pesanti? Perché i movimenti sono ripetuti? E quali sono i rimedì per non farsi male?

Come tutti i miei articoli puoi saltare il ragionamento e leggere immediatamente la conclusione a fine pagina.


Cosa dicono gli studi scientifici?

Essi hanno fatto luce su quelle che oggi sono delle ragionevoli certezze seppur rimangono alcune limitazioni in queste sperimentazione cliniche. Per esempio l’effetto di Hawthorne[2] è un esempio del limite delle ricerche poiché i partecipanti del campioni sapendo di essere tali sono soggetti a tale effetto. Così come i vincoli logistici della durata, la diversità nelle professioni e la dimensione del campione sono altre variabili.

Tuttavia, dai dati riportati negli studi clinici meglio condotti NON SUSSISTE la prescrizione all’uso delle cinture, per ridurre gli infortuni ala colonna, per tutti i lavoratori coinvolti nella CMC[3-5].

Deboli prove suggeriscono che:

  1. le persone già infortunate potrebbero trarre beneficio dalle cinture con un ridotto rischio di recidiva;
  2. tuttavia, le prove non sembrano sostenere che i lavoratori non infortunati possano attraverso l’utilizzo delle cinture diminuire il rischio che gli succeda per la prima volta;
  3. infatti, il rischio di infortuni sembra aumentare durante il periodo iniziale dell’utilizzo della cintura;
  4. infine, alcune prove suggeriscono che il rischio di un infortunio alla schiena potrebbe essere più alto nei lavoratori che indossano le cinture che nei lavoratori che non lo fanno.

Ciò che invece è noto[8,9] è che:’utilizzo della cintura aumenta la pressione sanguigna (fino a 15 mmHg) e la frequenza cardiaca. Ciò determina un aumento della probabilità di ictus. Tant’è che gli autori di questi studi hanno concluso che gli individui che potrebbero avere un compromesso sistema cardiovascolare sono probabilmente a maggior rischio quando indossano la cintura rispetto a quando non l’indossano. Si potrebbe dedurre che varie problematiche vascolari come le vene varicose dei testicoli, le emorroidi e le ernie sono aggravate dall’utilizzo della cintura.

E’ inutile quindi indossare la cintura per chi mobilizza dei carichi?

Gli studi fondamentale circa le raccomandazioni per uso professionale[6-8] non hanno fornito ne prove a sostegno che contrarie alla prevenzione degli infortuni alla colonna. Di conseguenza la scelta spetta al singolo.

Sussistono delle condizioni comuni per i lavoratori che svolgono CMC:

  1. Coloro che soffrono di patologie cardio vascolari necessitano di una valutazione medica opportuna, al fine di escludere che l’aumento della pressione che la cintura apporta sia rischiosa per la salute del lavoratore.
  2. L’utilizzo della cintura può fornire un falso senso di sicurezza e per tanto la promozione della cura e perenzione degli infortuni alla colonna ruota intorno all’educazione di come mobilizzare il carico.
  3. L’utilizzo della cintura, se si decidesse di in tale senso, deve essere sempre un’ultima tappa di un processo formativo circa l’ergonomia lavorativa
  4. Il tempo di utilizzo della cintura deve essere contenuto e limitato ad una porzione dell’attività lavorativa

Quale è la sua esperienza professionale, Dott. Castellano?

La mia deduzione è che l’utilizzo seppur momentaneo possa da una parte aiutare il lavoratore a tornare a lavorare ma dall’altro può generare un pericolo circolo vizioso.

“Pertanto la strategia più virtuosa è quella di gestire i tempi di recupero, scegliere gli ausili più idonei, le tecniche di sollevamento e praticare una preparazione atletica”

In questo articolo leggi come trasformare questa teoria in pratica.

 

Questa mia deduzione parte dal concetto che l’animo umano è volto al “risparmio”. Questo concetto è sostenuto anche dall’equilibrio energetico nell’universo per cui un fenomeno si compie con la minor quantità d’energia possibile. Non esistono sprechi in Natura. Cosi come l’energia non si crea e non si distrugge ma si trasforma.

La traslazione sull’animo umano di questo brillante concetto universale si traduce in: “finchè non ho dolore continuo così”. Cambiare le proprie abitudini, affinché il dolore non sopraggiunga è alla base di una vita sana e senza dolore. Questo prevede un impegno reale nello studiare, praticare, imparare dai proprio errori e ripetere. Tutto questo può essere riassunto in una parola: impegno.

Spesso l’animo umano non ha questa attitudine e da questo spesso nasce il dolore.

Per tanto la mia raccomandazione sulla base delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili, e sulla base dell’esperienza professionale a contatto con gli infortuni, è di non usare la cintura durate i lavori di mobilizzazione dei carichi.

Una frase, frutto della mia esperienza, che ripeto ai miei pazienti ed atleti è che:

“essere sani è impegnativo. questa fatica ci accomuna tutti”

Conclusione:

L’utilizzo della cintura per prevenire gli infortuni alla colonna chi svolge una CMC è sconsigliata. A tal fine, gestire il proprio corpo in maniera opportuna con un’educazione motoria ed una preparazione atletica è la strategia più efficace.

 

Bibliografa:

  1. On The Use Weight Belts
    Stuart M. McGill Professor of Spine Biomechanics, University of Waterloo, Canada. A review invited by the National Strength and Conditioning Association. March 2005
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Hawthorne
  3. Reddell, C.R., Congleton, J.J., Huchinson R.D., and Montgomery J.F. (1992) An evaluation of a weightlifting belt and back injury prevention training class for airline baggage handlers. Appl. Ergonomics, 23 (5): 319-329.
  4. Mitchell, L.V., Lawler, F.H., Bowen, D., Mote, W., Asundi, P., and Purswell, J. (1994) Effectiveness and cost-effectiveness of employer-issued back belts in areas of high risk for back injury. Occup. Med., 36 (1): 90-94.
  5. Wassell, J.T., Gardner, L.I., Landsittel, D.P., Johnston, J.J., and Johnston, J.M. (2000) A prospective study of back belts for prevention of back pain and injury. Am. Med. Assn., 284 (21): 2727-2734.
  6. McGill, S.M., Seguin, J.P., and Bennett, G. (1994) Passive stiffness of the lumbar torso in flexion, extension, lateral bend and axial twist: The effect of belt wearing and breath holding. Spine, 19 (6): 696-704.
  7. McGill, S.M. Invited Paper. (1999) Should industrial workers wear abdominal belts: guidelines based on the recent literature. Int. J. Industrial Ergonomics 23(5-6): 633-636.
  8. McGill, S.M. Medical Management: Back Belts. In: Occupational Ergonomics Handbook (second edition), CRC Press, 2004.
  9. The effects of a weight training belt on blood pressure during exercise.
    Hunter, G.R., McGuirk, J., Mitrano, N., Pearman, P., Thomas, B., and Arrington, R. (1989)
    Appl. Sport Sci. Res., 3 (1):13-18.
  10. Abdominal belts increase diastolic blood pressure.
    Rafacz, W., and McGill, S.M. (1996)
    Occup. Environ. Med., 38 (9): 925-927.
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