Soffri di Epicondilite? Ecco la cura
L’Epicondilite o Tendinite dei muscoli epicondilei è una patologia definita da sovraccarico, in quanto la ripetitività di un gesto (mal eseguito) è la causa. E’ anche chiamata gomito del tennista in quanto molto diffusa tra questi sportivi (da qui il nome) ma anche purtroppo tra coloro che svolgono un’attività sedentaria o che spostano ripetutamente dei carichi.
Non sempre in medicina si riesce a risalire alla causa dell’epicondilite, e proprio per la sua natura meccanica, l’individuazione dell’origine è bene nota e per questo curabile!
Come si valuta l’epicondilite?
- dolore sull’epicondilo e sui muscoli epicondilei
- dolore al test di Maudslay (d’estensione contro resistenza del dito medio della mano)
- dolore al test di Cozen (estensione del polso contro residenza a gomito flesso)
- dolore al test di Mills (pronazione del polso flesso contro resistenza a gomito esteso)
Quali sono i sintomi dell’epicondilite?
- dolore sulla zona laterale esterna dell’avambraccio alla palpazione
- dolore durante i movimenti più semplici come aprire una bottiglia d’acqua, aprire la portiera della macchina, chiudere a chiave, spostare una sedia
- si può presentare in forma più lieve e per questo alle volta trascurata
Quali sono i rimedi per lenire il dolore dell’epicondilite in fase acuta?
- ghiaccio sulla zona dolente per 5 minuti alternati da altrettanti d’assenza
- farmaci (qualora indicati dal medico)
- sospensione dell’attività scatenante (sport o attività) o modifica dell’ergonomia (nei casi di sedentarietà)
- leggero massaggio della zona muscolare laterale dell’avambraccio
- utilizzo di un tutore di scarico per qualche ora al giorno
- graduale allungamento dei muscoli estensori dell’avambraccio per 30 secondi più 10 secondi di detenzione
Terapie per combattere l’Epicondilite
La diagnosi e la prognosi dell’epicondilite è di semplice formulazione e richiede una grande collaborazione da parte del paziente per il fatto che l’esercizio terapeutico svolge un ruolo fondamentale. A tal proposito la tempestività della presa di coscienza, attraverso la visita da uno specialista, permette di guadagnare tempo prezioso!
La tecnica “aspetto che passi da sola” il più delle volte si dimostra controproducente, allungando i tempi di guarigione.
Da ricordare che la patologia è sempre il sistema (attraverso il dolore) con cui il nostro corpo ci comunica che lo stiamo obbligando a lavorare in una maniera non corretta.
Quando si dice che “la mente comanda il corpo” ci si riferisce al fatto che possiamo obbligarci a svolgere qualsiasi attività seppur dannosa come per esempio: stare seduti per tante ore, eseguire dei movimenti errati (tecnica inesatta del rovescio del tennis), scrocchiarsi continuamente le ossa, mangiare tanto, fumare, bere alcolici ecc..
L’obiettivo della mia terapia è quello in primis di risolvere il dolore e successivamente indagare quelle che siano state delle abitudini scorrette al fine di lavorare sulla prevenzione ed evitare che la persona soffra di nuovo dello stesso problema.
La comunicazione con il paziente svolge un ruolo fondamentale.
Guarire si può, migliorarsi anche.
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dott. Michele Castellano Vitaterna
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