Il dolore. Significato profondo.

Il dolore è l’unica forma di conoscenza che l’essere vivente possiede. Già Pavlov, con il suo esperimento ai primi del novecento, dimostrò il riflesso condizionato. Esso rappresenta uno stimolo naturale che provoca il verificarsi di un determinato evento (risposta). Gli organismi (animali ed umani) imparano ad associare uno stimolo con un altro. Si tratta dei riflessi, ovvero risposte non apprese e non controllabili. Da questa consapevolezza è iniziata la didattica circa lo studio del comportamento umano soprattutto durante i suoi momenti patologici. Il dolore per tanto è il mezzo con cui cresciamo come individui. Si parla di dolore psicofisico proprio perché l’esperienza è totalizzante e non c’è dicotomia fra le due sfere. Solo toccando l’ortica possiamo capire il potere irritante della pianta; solo se il nostro partner ci lascia possiamo pesare il macigno della solitudine e valorizzare le altre persone; solo con i lutti percepiamo il valore inestimabile della vita e ci leghiamo con i sopravvissuti; solo con il dolore fisico possiamo capire l’importanza del nostro stile di vita. La conquista del benessere attraverso la sconfitta del dolore rappresenta la consapevolezza del corpo dell’essere più forte del suo star male. Un fisioterapista che non si è mai fatto male non potrà mai comprendere il dolore dei pazienti che tratta. Estremizzando l’esperienza sul proprio dolore, possiamo ritenerci fortunati perché ci porterà ad un livello di conoscenza superiore per poter aiutare gli altri.

Dott. Michele Castellano Vitaterna

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